Tra gli argomenti trattati in questo secondo step, sarà data particolare rilevanza alla
Comunicazione Simbolica, il secondo linguaggio interattivo delle discipline analogiche.
Si parlerà del simbolismo comunicazionale che caratterizza la nostra gestualità, le nostre parole, il nostro comportamento. Questo linguaggio, correlato ai simboli archetipici del nostro sistema mentale, caratterizza ciascun soggetto e lo porta a relazionarsi con gli altri “in un certo modo”, e ad assumere “un certo comportamento”.
Tutti abbiamo la necessità istintiva di affiancare la gestualità alle parole che utilizziamo per esprimerci, per sottolineare e precisare quanto espresso con la voce. Sebbene ciascuno utilizzi proprie modalità per esprimere uno stesso concetto, esistono delle analogie osservabili nei movimenti di tutti gli individui.
L’osservazione e la decodifica dei gesti di ciascun individuo permettono l’accesso a un patrimonio d’informazioni capace di raccontare chi sia davvero la persona che ci sta di fronte, quale sia il suo vissuto e soprattutto quale sia la natura del suo comportamento.
I gesti espressi hanno, infatti, un forte connotato simbolico, che affonda le sue radici nel turbamento emotivo che si è consumato nel rapporto con i genitori. Le esperienze soggettive vissute nella famiglia d’origine marchiano indelebilmente la persona, determinandone i tratti caratteriali di base, identificabili e classificabili, secondo la psicologia analogica, in Tipologie d’appartenenza. Inseguito ognuno creerà nella vita, inconsapevolmente, le condizioni affinché abbiano a ripetersi, con persone diverse dai genitori, quelli stessi eventi emotivi che hanno impostato la sua configurazione analogica.